Su Pascal (2). Che cosa sono i costumi morali?

Qui provo a sviluppare quella bozza di teoria della società e, più precisamente, dei costumi (les mœurs) che Pascal offre nel frammento 294 (e nei pensieri vicini, secondo la numerazione Léon Brunschvicg). Spiego l'interesse della domanda sul "fondamento mistico dell'autorità" di cui godono i costumi di una certa società presso i membri della stessa e mi soffermo sul ruolo dell'immaginazione e di quella trasmissione pratica che Pascal evoca attraverso la parola "coutume". Il punto è che l'adesione che portiamo ai costumi della formazione sociale cui apparteniamo dipende dal fatto che quelli non ci coinvolgono solo o prima di tutto in quanto soggetti razionali, ma in quanto siamo anche corpi e abbiamo la facoltà immaginativa. In questo post, invece, non arrivo a trattare né del problema della riflessività, né di quello della forza, vi tornerò rispettivamente nel terzo e nel quarto post su Pascal. D'altra parte comincio a preparare il terreno alle osservazioni critiche che là svilupperò. 


In fondo alla pagina riporto l'intero testo del frammento 294 (nella traduzione di Gennaro Auletta), ma solo alla fine del ragionamento sviluppato nelle quattro lezioni contenute nei quattro post di cui quello presente è il secondo, ne proporrò una lettura puntuale e commentata (offrendone anche una traduzione migliore: qui). Il primo post si trova qui


Questo podcast di ripresa sintetica si può trovare anche su YouTube: qui



         
Video 1: Il concetto di costumi morali come concetto positivo

          
Video 2: Quando una concezione del giusto ha una effettiva realtà sociale

           
Video 3: Perchè rispettiamo e diamo credito ai costumi della nostra società?

           
Video 4: Il fondamento mistico dell'autorità dei costumi: le usanze e l'immaginazione
Dopo aver ripreso i chiarimenti (sviluppati nel video 3) a proposito della specificità della domanda sul fondamento dell'autorità di una norma, rispetto alla domanda sulla sua validità (cioè sulla validità della sua pretesa di essere giusta), qui espongo la risposta pascaliana secondo cui il fondamento nascosto (mistico) per cui un complesso di norme suscita il rispetto e dunque un comportamento conforme è dato dalle usanze (coutume) che hanno reso familiari quelle norme. Spiego inoltre il rapporto tra le usanze e l'immaginazione. Sul tema dell'immaginazione, oltre ai pensieri che cito, è decisivo anche il pensiero 82 (numerazione Brunschvicg): in fondo, dopo il 294, ne riporto la gran parte (nella traduzione di Paolo Sereni).

            
Video 5: Ripresa finale della teoria dei costumi morali e osservazione critica






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